L'acciaio si riferisce a leghe metalliche il cui componente principale è il ferro. A differenza della ghisa, l'acciaio è facile da modellare. Viene spesso utilizzato per stufe camino e caminetti a cassetta prodotti su misura.
ACCUMULO
Accumulo di sistema:
Qui vengono raccolti, immagazzinati, e quando necessario distribuiti, tutti i flussi energetici. L'accumulatore di sistema BRUNNER, noto anche come puffer, è un serbatoio a carica stratificata ottimizzato per i generatori di calore a energie rinnovabili. Lo scopo dell'accumulo stratificato è quello di evitare, in fase di carico e scarico, la miscelazione con l'acqua calda già presente. Poiché l'acqua calda e fredda hanno densità diverse, questo metodo genera un profilo di temperatura stabile. L'acqua calda è più leggera e sale verso l'alto, quella più fredda si raccoglie nella zona inferiore.
Il profilo di stratificazione termica viene mantenuto se tutti i generatori e i consumatori di calore sono coordinati in modo da evitare elevate velocità di afflusso e deflusso, e se i rendimenti vengono immessi solo nell'area di accumulo in cui si adattano per livello di temperatura. In condizioni di utilizzo estreme, grazie alla piastra di separazione e al tubo di carico stratificato, è possibile rallentare anche flussi di volume elevati e ridurre al minimo gli effetti di miscelazione.
Il serbatoio stratificato BRUNNER viene suddiviso nelle seguenti zone:
-carico "superiore" ed estrazione per il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria (rosso)
-Carico “centrale” per l’alimentazione del circuito di riscaldamento (arancione)
-Zona del ritorno (blu)
Zona di temperatura nell'accumulo di sistema
Accumulo standard:
Utilizzando l'accumulo standard affiancato, il volume di accumulo può essere facilmente raddoppiato. L'accumulatore standard BRUNNER viene collegato, ai quattro attacchi da 5/4", come accumulo di espansione al puffer del sistema BRUNNER.
Nella pratica, il carico e lo scarico in parallelo si sono rivelati un'ottima soluzione. È prevista la combinazione con un accumulatore di espansione di pari volume. L'ampliamento con un serbatoio aggiuntivo ha senso quando sono presenti grandi impianti solari termici, caldaie a biomassa con potenza superiore a 25 kW o pompe calore da più di 15 kW.
Estensione accumulo della BHZ 3.0 Il collegamento idraulico si effettua tramite i quattro attacchi da 5/4”
Serbatoio di accumulo a serpentina del solare:
Accumulo standard con scambiatore di calore tubolare interno per il collegamento
all’impianto solare termico.
Accumulo acqua calda
Un serbatoio con scambiatore tubolare interno per acqua calda collegato a un impianto solare termico con scambiatore tubolare aggiuntivo nella zona superiore del puffer per il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria.
ACQUA CALDA
Riscaldamento acqua sanitaria:
... In un serbatoio adiacente:
In caso risanamento di un impianto di riscaldamento, è possibile continuare ad utilizzare gli accumulatori già presenti. Ha senso usarli se si utilizzano contemporaneamente più bagni. In questi casi, è necessaria un'abbondante riserva di acqua potabile.
... con il modulo acqua fresca:
I sistemi convenzionali, per la produzione di acqua calda utilizzano grandi serbatoi di accumulo (da 150 a 300 litri). Serbatoi in cui spesso l'acqua resta calda per diversi giorni. Installato nella BHZ, si trova lo scambiatore a piastre, che grazie alle sue dimensioni è in grado, quando necessario, di riscaldare l'acqua alla temperatura desiderata. E' possibile erogare fino a 25 litri/minuto a temperatura costante. Per questo scopo si utilizza una pompa a regolazione, grazie alla quale è possibile gestire la portata e la temperatura. Viene riscaldata solo la quantità di acqua calda necessaria, né più né meno.
La protezione antiscottatura:
Nei mesi estivi, i sistemi solari termici riscaldano l'acqua nei serbatoi tampone anche a più di 80 °C. Se in queste situazioni, l'acqua calda viene prelevata attraverso lo scambiatore a piastre senza dispositivo di sicurezza, è possibile scottarsi. Per evitare che questo accada, tra il circuito dell'acqua fredda e calda viene installata una valvola di miscelazione termica BM, che limita la temperatura dell'acqua calda a circa 55 °C.
Scambiatore di calore a piastre:
Durante la combustione si distingue tra aria primaria e secondaria. Il termine aria primaria si riferisce all'aria di combustione necessaria per la combustione principale della legna. Il termine aria secondaria descrive l'aria di combustione necessaria per la post-combustione dei gas di scarico.
Vedasi calore convettivo.
Il termine aria di combustione descrive la quantità di aria necessaria ai fini della combustione. In termini puramente matematici, un chilogrammo di legna richiede circa quattro metri cubi di aria di combustione. Le stufe a legna di buona qualità funzionano con un doppio eccesso di aria, cioè da otto a dieci metri per chilo di legna. La regolazione precisa dell'aria di combustione è fondamentale per raggiungere un'elevata efficienza e basse emissioni. Al termine della combustione, l'aria va chiusa completamente, altrimenti l'aria che circola nell'ambiente verrà portata all'esterno attraverso la canna fumaria.
Al giorno d'oggi, i nuovi edifici sono generalmente case costruite ad alta densità con basso consumo energetico. In questi edifici le stufe non possono più ottenere la necessaria aria per la combustione dall'ambiente interno. Si consumano rapidamente 100 metri cubi all'ora, che non possono più entrare attraverso le perdite di tenuta di porte e finestre. Anche le unità di condizionamento e ventilazione spesso interferiscono con il funzionamento di una stufa o caminetto. In questo caso, l'aria di combustione viene fornita direttamente alla camera di combustione attraverso un'apposita condotta.
Rifiuti di carta o giornali non devono essere utilizzati come ausili per l'accensione del fuoco. Per facilitare l'accensione del fuoco, si possono utilizzare piccoli pezzi di legno accatastati o accendifuoco naturali come il "Fidibus", una striscia in fibra di legno dolce imbevuta nella paraffina. Per accendere il fuoco vale quanto segue: Far si che l'accensione del fuoco avvenga il più rapidamente possibile.
La brace si forma quando il legno è stato bruciato. Si genera quando tutte le sostanze gassose che consentono la formazione della fiamma sono fuoriuscite dal combustibile, e resta solo il ceppo degassificato. Grazie alla loro radiazione infrarossa, le braci forniscono ancora un piacevole calore per un lungo periodo di tempo.
Il calore convettivo si genera quando l'aria ambiente più fredda attraversa le superfici calde della stufa. Sfruttando il principio dell'aria calda, come per esempio i radiatori, l'aria dell'ambiente viene scaldata tramite "processo di circolazione". Con questo medodo è possibile scaldare ambienti molto voluminosi. Per contro, l'aria secca e l'aumento di circolazione della polvere possono ridurre il comfort termico. Aumenta anche il rischio di surriscaldamento degli ambienti. C'è anche il rischio che la polvere, a contatto con le superfici metalliche troppo calde della stufa, possa bruciare.
Il calore radiante sono raggi infrarossi a onda lunga, emessi dalla massa di accumulo, che ceduti sottoforma di calore scaldano altri "corpi". Questi corpi, possono essere oggetti come pareti, pavimenti o mobili, ma anche organismi viventi come persone, animali o piante. L'aria viene scaldata solo indirettamente. Il calore radiante è simile all'irraggiamento termico del sole. Una temperatura di superficie compresa tra 40 e 65 gradi Celsius viene percepita come confortevole. Dalla camera di combustione invece, l'irraggiamento di calore attraverso il vetro, agisce come un radiatore ed emette da 200 a 400 gradi Celsius. Per sicurezza non andrebbe indirizzato direttamente verso le zone di seduta.
Le stufe a legna e i caminetti ad accumulo sono considerati i tipici rappresentanti del calore radiante, poiché di solito hanno una massa sufficiente per generare calore radiante delicato e di lunga durata.
La camera di combustione è la parte più sollecitata di una stufa. Qui avviene la combustione, e si possono raggiungere temperature fino a 1.000 gradi Celsius Esistono diverse varianti: Nelle stufe di base o ad accumulo costruite artigianalmente, la camera di combustione è costituita da mattoni refrattari, e viene dimensionata in base alla quantità di combustibile. La camera di combustione può anche essere realizzata in lamiera d'acciaio e rivestita internamente da piastre in refrattario.
Vedasi camera di combustione.
Una camino a legna, spesso chiamato semplicemente caminetto, ha un focolare chiudibile tramite porta con vetro ceramico che, senza creare ostacoli, permette di vedere le fiamme. Il caminetto è collegato direttamente alla canna fumaria. Le principali differenze rispetto al classico caminetto aperto sono l'elevata efficienza, la rapida produzione di calore e la tecnica di combustione a basse emissioni. Il principio di funzionamento di un caminetto è simile a quello di una stufa ad aria calda. La potenza termica si ottiene grazie al calore emesso in camera di combustione e a sua volta irraggiato dal vetro. Tuttavia, gli intervalli di ricarica sono più brevi. I sistemi di accumulo ed i corpi superiori aumentano l'efficienza della caminetto che, come caldaia, può anche supportare l'impianto di riscaldamento.
Un caminetto ad accumulo è solitamente un focolare chiuso dotato di una porta vetrata. Il suo principio di funzionamento è simile a quello di una stufa in maiolica. I gas di scarico generati nella camera di combustione non vengono convogliati direttamente nella canna fumaria, ma prima attraversano la massa di accumulo. Ciò significa che il calore non viene semplicemente emesso sottoforma di aria, come nel caso di un caminetto aperto. Anche quando il fuoco si è spento, si continua a percepire per diverse ore il piacevole ed uniforme calore radiante. Per i caminetti, questa soluzione permette di ottenere la massima efficienza.
Il camino aperto è solitamente un caminetto, con collegamento diretto alla canna fumaria, costruito artigianalmente. A causa della bassa potenza termica (efficienza: 25-30%), il caminetto aperto viene utilizzato principalmente per creare atmosfera.
Per il caminetto aperto è preferibile usare legna dura, in quanto la sua struttura cellulare densa e quasi priva di resina fa sì che la combustione non provochi molte scintille.
Per garantire il corretto funzionamento del caminetto, l'apertura della camera di combustione, la sezione e l'altezza della canna fumaria devono essere perfettamente calcolate. I caminetti aperti non sono focolari a camera singola. Non sono soggetti alle restrizioni dell'Ordinanza federale sul controllo delle immissioni, ma sono destinati al solo a utilizzo occasionale.
Il caminetto con caldaia è un focolare chiuso con vetri di grandi dimensioni. Il caminetto viene collegato direttamente alla canna fumaria. Sono divisi in due versioni: Il blocco caldaia con superfici di scambio termico integrate, posizionato direttamente sopra l'inserto, o l'inserto caldaia completo, dove l'intera camera di combustione è circondata da un mantello pieno di acqua. In questo caso, la parte inviata all'acqua è proporzionalmente più alta.
In entrambi i casi, parte dell'energia della legna viene utilizzata per scaldare l'acqua e sostenere l'impianto di riscaldamento dell'abitazione. Quando si sceglie l'inserto calorifico, assicurarsi che il rapporto tra acqua e potenza calorifica corrisponda ai requisiti dell'edificio. Con l'aiuto di un serbatoio di accumulo, l'energia generata durante la combustione viene immagazzinata e quando necessario utilizzata. Il calore viene immesso nell'ambiente per irraggiamento dal vetro, e nel caso di apparecchi dotati di caldaia, anche attraverso il corpo dell'apparecchio sotto forma di aria calda.
Il carico termico, specificato in watt, determina il fabbisogno calorifico necessario per mantenere una certa temperatura ambiente. Molto dipende dalla posizione e dal tipo di costruzione dell'edificio, nonché dalla destinazione d'uso delle stanze. Il carico termico è il fattore utile per poter definire il progetto di un impianto di riscaldamento. La norma europea (EN) 12831 specifica come stabilire il carico termico necessario.
Utilizzare energie rinnovabili e ridurre il più possibile l'uso di combustibili fossili: Con la centrale termica BRUNNER BHZ il vostro impianto diventa un sistema di riscaldamento intelligente.
Nella progettazione della centrale termica BRUNNER abbiamo incorporato la nostra esperienza decennale, i desideri dei nostri clienti e partner commerciali, nonché i più recenti sviluppi tecnologici. Il risultato è un sistema versatile ed espandibile, che controlla in modo intelligente un'impianto di riscaldamento moderno. Un sistema di riscaldamento del futuro.
DETTAGLI
Struttura:
L'idea alla base della centrale termica BRUNNER è stata quella di sviluppare una soluzione di riscaldamento efficace e, soprattutto, facile da usare, in grado di gestire in modo centralizzato tutte le componenti di un moderno sistema di riscaldamento. Il risultato è un sistema che collega in modo efficiente diversi generatori di calore e li integra secondo principi eco-gerarchici.
-Sistema modulare, pulito e poco ingombrante
-I generatori ed i consumatori di calore sono pronti per il collegamento.
-Garanzia di funzionamento: Non è possibile fare errori di installazione idraulica
-Attrezzata per il futuro: Convertibile ed espandibile in qualsiasi momento
Per risparmiare spazio, l'accumulo di sistema può essere installato anche sotto le scale. La box idraulico si trova nel locale caldaia e l'unità di gestione nell'ingresso.
Box idraulico:
Per BRUNNER, il box idraulico è l'installazione base compatta, di tutte le componenti tecniche necessarie per un sistema di riscaldamento, basato su un serbatoio di accumulo. In altre parole, la perfetta interazione tra generazione, raccolta e distribuzione del calore.
In modo ordinato in spazi ristretti: Il box idraulico misura solo 108 x 40 cm, ma tutti i collegamenti per i generatori di calore, i circuiti di riscaldamento o i sistemi per l'acqua calda sono nascosti, ben organizzati, nell'involucro salvaspazio.
1.1 Acqua fredda
1.2 Circolazione
1.3 Acqua calda
2.1 Solare termico con sistema di separazione* Ritorno
2.2 Solare termico con sistema di separazione* Mandata
3.1 Caldaia combustibile solido Mandata
3.2 Caldaia combustibile solido Ritorno
4.1 Circuito riscaldamento 1 Ritorno
4.2 Circuito riscaldamento 1 Mandata
5.1 Circuito riscaldamento 2 Ritorno
5.2 Circuito riscaldamento 2 Mandata
Il registro idraulico funziona come un collettore per i collegamenti termici.
(* Scelta solare termico con/senza sistema di separazione)
FONTE DI CALORE, CALDAIA A COMBUSTIBILE SOLIDO
CONSUMATORI ACQUA CALDA
ELETTRONICA
IIl quadro di comando con la scheda madre, è protetto dall'umidità nell'area fredda del pavimento. Tutti i sensori e le linee di gestione dei generatori e dei consumatori di calore vengono qui collegati. Una linea bus viene collegata al display.
FONTE DI CALORE SOLE
Immagine: Scambiatore a piastre senza scocca isolante
ULTERIORI FONTI DI CALORE
Raccordo laterale per
CONSUMATORI CALORE
Fino a due circuiti di riscaldamento adatti per
Die Rivestimento:
Il rivestimento frontale della centrale termica BRUNNER è in lamiera d’acciacio verniciata a polvere. La parte superiore del rivestimento può essere aperta e se arretrata si blocca in posizione aperta. L'elemento frontale può essere rimosso dalla parte anteriore. Questo permette di accedere facilmente e rapidamente a tutte le componenti nella scatola idraulica. Le pareti laterali e la schiena sono avvitate direttamente al telaio di registro.
Gli elementi rimovibili del rivestimento nel box idraulico.
Pompe a risparmio energetico:
Nella centrale termica BRUNNER vengono utilizzate pompe a risparmio energetico (prodotte da Wilo) secondo la direttiva ErP per la tutela delle risorse. I modelli sono a velocità controllata e particolarmente potenti. Nella caldaia a combustibile solido e nel circuito di acqua calda sanitaria, le pompe vengono controllate direttamente tramite segnale PWM. Nel circuito solare, viene utilizzato il classico comando con ritardo di fase.
Integrazione della pompa calore BRUNNER:
Nella centrale termica BRUNNER si può integrare una pompa calore BRUNNER. L'accumulatore di sistema da 750 o 1000 litri di BRUNNER è progettato per far fronte alle elevate portate di una pompa calore.
Montaggio modulare:
L’installazione modulare della centrale termica BRUNNER, permette di adattare il riscaldamento in base alle necessità individuali. Viene ordinata ed installata solo la versione di cui si necessità. Direttamente a casa del cliente, con un lavoro minimo, il box idraulico può essere ampliato in qualsiasi momento. La nostra idea è stata quella di sviluppare un sistema di riscaldamento ibrido, sempre adattabile, e che abbini intelligentemente diversi generatori di calore. Il software di gestione appositamente concepito da BRUNNER, viene costantemente modificato. Il suo aggiornamento è semplice e rapido.
Impianto di riscaldamento esistente con un circuito di riscaldamento e carico dell'acqua calda.
In un secondo momento, vengono installati l'impianto solare termico e un secondo circuito di riscaldamento.
Il vecchio boiler dell'acqua calda è calcificato.
Il sistema di riscaldamento dell'acqua calda sanitaria è stato ammodernato con un modulo acqua dolce.
Aggiunta di un terzo e quarto circuito di riscaldamento.
Accessori: Gruppi pompe per circuiti di riscaldamento BRUNNER con collettore a barra.
Ampliamento circuiti di riscaldamento.
All'interno del box idraulico sono presenti due circuiti di riscaldamento esterni a temperatura controllata.
Il terzo e il quarto circuito di riscaldamento vengono installati esterni al box idraulico.
Schema 1: BHZ con terzo e quarto circuitito di riscaldamento in versione con ampliamento circuiti.
Accessori: Scheda espansione “Circuiti”, collettore a bassa e gruppo idraulico “Circuiti riscaldamento”.
GESTIONE
Finalmente un sistema di riscaldamento comprensibile:
Geniale e semplice - semplicemente geniale: Non esiste un sistema di riscaldamento più pratico della centrale termica BRUNNER. La BHZ viene gestita unicamente da un display grafico. Le informazioni più importanti sono facilmente riconoscibili e tutte le impostazioni si effetuano in modo semplice e logico. La centralina si imposta sulla lingua preferita ed è programmata con una terminologia tecnica estremamente ridotta. Se viene installato un secondo display, per esempio nel soggiorno o nell'ingresso, è possibile impostare e gestire l'impianto anche da li.
Accesso Online al vostro impianto di riscaldamento:
Registrando il vostro sistema personale BRUNNER su www.mybrunner.com, tramite internet potrete accedere al vostro impianto di riscaldamento da qualsiasi smartphone o tablet. Da ovunque potrete eseguire impostazioni, recuperare informazioni recuperate e visualizzare lo stato operativo attuale.
Struttura del Touch-Display:
-Homepage: Panoramica del sistema
-Possono essere richiamate informazioni dei generatori e consumatori di calore che sono collegati all’impianto
-Impostazioni del sistema per artigiano e servizio cliente
-Assistente informativo della schermata corrente o dei messaggi del sistema
-Per il flusso del calore, le sezioni di linea sono riportate in rosso.
-Temperature di mandata dei circuiti di riscaldamento e informazioni sul programma in corso, toccare per accedere al menu del rispettivo circuito di riscaldamento
-Nella variante con boiler acqua calda: Informazioni su livello temperatura e programma acqua calda
-Visualizzazione dell'apporto di calore nell'accumulatore di sistema
-Temperatura esterna
-Stato di funzionamento del riscaldamento ausiliario. E' possibile richiamare informazioni dettagliate.
-Temperatura o potenza della caldaia a combustibile solido
-Potenza attuale dell’impianto solare: Entrare nel menù „Solare“
Viste display:
Il display ha un'interfaccia utente semplice ed intuitiva. Anche i meno esperti possono impostare e gestire i vari livelli, come per esempio, inserimento e modifica dei programmi di riscaldamento. Toccare brevemente il circuito di riscaldamento desiderato per richiamare il corrispondente menu.
Oltre alle informazioni relative all'impianto di riscaldamento selezionato, richiamare il programma di riscaldamento
tramite il pulsante corrispondente.
In un calendario vengono visualizzati gli orari di programmazione dell'impianto di riscaldamento.
Nelle finestre temporali contrassegnate in grigio, il funzionamento del riscaldamento viene ridotto.
Il programma di riscaldamento può essere personalizzato in base alle esigenze personali.
Il riscaldamento si attiva durante gli orari segnati in arancione.
Il nuovo programma di riscaldamento viene salvato con il nome prescelto.
Allo stesso modo si possono impostare i tempi di operatività per l’acqua calda,
circolazione e ulteriori generatori di calore.
Sapere da dove proviene il calore: Con un solo tocco sul simbolo puffer
si visualizza il bilancio termico dell'impianto di riscaldamento con i generatori solari,
caldaia a legna e la caldaia a gasolio ausiliaria.
Visualizzazione grafica di tutti i sensori del sistema solare, compresa
la misurazione della potenza, facile da leggere sul display della BHZ.
Come si presenta il vostro mix energetico personale?
Un tocco sull'icona del puffer, fornisce la risposta.
Menù “Solare” Lo storico dei rendimenti solari rappresentato in forma grafica.
Scelta per ottimizzare la regolazione del solare in base alla temperatura o al rendimento.
INTEGRAZIONE FOTOVOLTAICO
La prima vera integrazione dell'energia solare in un sistema di riscaldamento:
La remunerazione dell'energia solare autoprodotta sta diventando sempre più bassa, proprio mentre i prezzi dell'elettricità per uso privato continuano a salire. I proprietari di impianti fotovoltaici sono alla ricerca di nuovi modi per utilizzare in modo sensato l'energia solare in eccesso e integrarla in modo efficiente nei loro sistemi di riscaldamento.
La soluzione BRUNNER, un ulteriore modulo della BHZ, che stratifica il rendimento solare, anche in caso di basso irraggiamento solare. Non è necessaria alcuna energia ausiliaria aggiuntiva, tipo pompe, per immagazzinare l'energia solare in eccesso. Non ci sono perdite di irraggiamento dovute a componenti esterni. Quando l'irraggiamento solare è maggiore o dura più a lungo, nella centrale termica BRUNNER, una pompa ad alta efficienza con regolazione di velocità, assicura una perfetta stratificazione nell'accumulatore di sistema. Con una potenza di riscaldamento variabile da 0,1 a 9 kW, i rendimenti solari in eccesso vengono immagazzinati, in base ai livelli di temperatura, nel pufffer. Questo garantisce gradi di copertura solare elevati o addirittura predominanti. La regolazione della potenza soddisfa tutti i requisiti delle condizioni tecniche di connessione dei gestori di rete e dei fornitori di energia tedeschi.
Sia i clienti, che i termotecnici traggono vantaggio dall'integrazione del fotovoltaico. Il risultato è un locale caldaia perfetto dal punto di vista estetico e tecnico, con un costo paragonabile a quello di un'installazione tradizionale. Nonostante la sua complessità, il sistema di riscaldamento BRUNNER può essere facilmente gestito attraverso un'unica unità di controllo: la base per una gestione efficace. Allo stesso tempo, in modo professionale, si tiene conto in del desiderio di utilizzare razionalmente l'energia solare in eccesso. Tutti i sistemi di riscaldamento BRUNNER sono coperti da una garanzia di funzionamento.
L'idraulica preassemblata evita errori di installazione e possibili anomalie di funzionamento dovute a componenti non adatte o a centraline di altra produzione. Con la BHZ, l'artigiano può offrire ai clienti finali una nuova e solida soluzione per l'utilizzo dell'energia solare in eccesso. Vengono semplificate e definite anche le interazioni tra il termotecnico e l'elettricista.
Convertire l'energia solare in calore può essere veramente semplice. La centrale termica BRUNNER, grazie all'intelligente integrazione dell'energia solare in eccesso a livelli di temperatura e senza perdite di alimentazione, è stata insignita del Premio per l'Innovazione e del Premio dello Stato Bavarese del Ministero dell'Economia. Inoltre, l'ottimizzazione del sistema di riscaldamento con una BHZ viene generosamente sovvenzionata dall'Ufficio federale per l'economia e il controllo delle esportazioni (BAFA).
Conversione dell'energia solare in calore:
L'energia solare autoprodotta alimenta le utenze domestiche. L’eccesso viene utilizzato per scaldare. Nell'accumulatore di sistema, un riscaldatore elettrico riscalda l'area superiore del serbatoio di accumulo. Grazie alla regolazione variabile della potenza, da 0,5 a 9 Kw, l'energia solare rifornisce il riscaldamento. Questo conferisce un ulteriore vantaggio a lungo termine per l'impianto fotovoltaico, indipendentemente dalle norme di legge.
Utilizzare gli eccessi di energia elettrica per tutte le zone accumulo:
Nel Puffer stratificato, l'elemento riscaldante elettrico è installato nella zona superiore dell'accumulo. Lo speciale sistema idraulico del modulo acqua dolce consente di utilizzare per l'intero volume, l'energia elettrica prodotta, come "accumulatore termico". Finché l'intero accumulatore non è caldo, il tubo di caricamento a stratificazione pompa l'acqua calda, dall'area superiore dell'accumulatore, nella zona di temperatura appropriata. Cosi tutte le aree di accumulo vengono sfruttate con la produzione di energia elettrica.
È possibile personalizzare i tempi e le modalità di utilizzo dell'elettricità proveniente dall'impianto fotovoltaico e dalla rete:
ALIMENTAZIONE DI EMERGENZA
L'alimentatore di emergenza Brunner NV 500/1000 a installazione libera
fornisce alla caldaia la tensione elettrica necessaria per la gestione della combustione.
L’alimentatore di emergenza Brunner NV 500/1000 in abbinata alla centrale termica BRUNNER
per assicurare il funzionamento dell'impianto di riscaldamento alimenta anche le pompe del circuito di riscaldamento.
Se viene a mancare la corrente, la combustione nella caldaia a legna continua, ma in questo caso l'acqua calda non viene più erogata tramite la pompa di carico del puffer. Per evitare una pressione eccessiva nella caldaia, l'acqua fredda viene immessa attraverso il dispositivo di sicurezza dello scarico termico. Questo provoca la perdita di energia termica. Sarà necessario un artigiano per ripristinare il limitatore di temperatura di sicurezza.
Un'eventuale interruzione della corrente diventa pericolosa se la casa ha un proprio pozzo di scarico e se anche la pompa del pozzo è stata interessata dall’interruzione. Non viene fornita acqua fredda e la caldaia può scaricare il vapore in modo incontrollato solo tramite una valvola. Conseguenze: Danni da allagamento e grande rischio per le persone presenti nella stanza.
L'alimentazione di emergenza BRUNNER previene queste conseguenze fatali.
L'inverter di carica passa istantaneamente al funzionamento a batteria.
Durante la fase di combustione, lo speciale inverter di carica NV 500/1000 assicura l'alimentazione della caldaia a legna collegata all'impianto di riscaldamento.<![CDATA[ La pompa di carico del puffer continua quindi a funzionare normalmente, l'acqua del riscaldamento viene scaricata dalla caldaia tramite la pompa.
Tecnicamente, l'NV 500/1000 è un caricatore per batterie al piombo a 12 volt. È integrato un convertitore di tensione da 12 volt CC a 230 volt CA. Il principio è semplice: Le caldaie o le centrali termiche BRUNNER (BHZ) vengono collegate all'NV 500/1000 e solo successivamente alla rete. Nel funzionamento di rete, la tensione di ingresso viene commutata direttamente e senza perdite in uscita. In caso di interruzione dell'alimentazione, entro dieci millisecondi, i relè interni reagiscono e passano al funzionamento a batteria.
Combustione controllata, il riscaldamento resta in funzione fino a 24 ore
All'NV 500/1000 si può collegare qualsiasi batteria a 12 volt con capacità compresa tra 65 e 125 Ah. Maggiore è la capacità della batteria, più lunghi sono i tempi di funzionamento in modalità di emergenza. Una cosa è certa: Il processo di combustione nella caldaia a legna viene gestito, e l'energia dalla caldaia viene trasferita al serbatoio di accumulo. Se l'impianto è dotato di una BHZ, a seconda del numero di pompe, la centrale termica può mantenere in funzione il riscaldamento fino a 24 ore.
Se la capacità della batteria si sta esaurendo, interviene la protezione da scarica profonda, e l'NV 500/1000 disattiva automaticamente la caldaia a legna. Quando torna la tensione di rete, la batteria viene ricaricata e l'impianto si alimenta nuovamente tramite la rete elettrica.
FUNZIONE
Gestione del calore:
La centrale termica collega tutti i generatori di calore secondo regole eco-gerarchiche.
I primi ad essere utilizzati sono il calore generato dal sole a dalla legna. Se all'impianto di riscaldamento sono collegati generatori a combustibili fossili a petrolio o gas, questi vengono resi operativi dal sistema di gestione solo se la potenza dell'impianto solare o della caldaia a legna non sono sufficienti.
I combustibili fossili non contribuiscono a riscaldare completamente l'accumulatore di sistema della BHZ 3.0, ma solo nella misura richiesta a garantire il fabbisogno per l'acqua calda ed il circuito di riscaldamento. Il volume residuo del puffer viene rabboccato solo quando il sole torna a splendere o la caldaia a legna è in funzione. Il petrolio e il gas vengono resi disponibili solo garantire la stabilità operativa. Per la centrale termica, le fonti a energia rinnovabile sono i fornitori di calore primari.
Un sistema di riscaldamento è valido solo se tutti i generatori di calore interagiscono con il sistema di gestione del calore:
Generatori di calore
-Caldaia a combustibile solido
-Impianto solare termico (con/senza sistema di separazione)
-Pompa calore
-Caldaia a gasolio
-Caldai a gas
-Riscaldamento elettrico/Barra riscaldante elettrica
Consumatori di calore
-Acqua calda (modulo acqua fresca/boiler acqua calda)
-Circolazione acqua calda
-Radiatori/riscaldamento a parete
-Riscaldamento a pavimento
-Piscina
-Possibili sei circuiti di riscaldamento
Una centralina di controllo della combustione ha il solo scopo di fornire la giusta quantità d'aria, in base alla fase del processo di combustione. La centralina ottimizza il rendimento e il comportamento in termini di emissioni, garantendo un funzionamento ecologico e confortevole della stufa.
La combustione viene considerata ottimizzata, quando la quantità di carico e l'aria di combustione sono adeguate alla dimensione della camera di combustione, e quando la miscelazione dei gas di scarico viene garantita a una temperatura minima di 600 gradi Celsius. La costruzione della camera di combustione è quindi di grande importanza.
È un'arte, progettare un caminetto che soddisfi i desideri e le esigenze di chi lo possiede e che allo stesso tempo sia in armonia con l'ambiente circostante. Quando il focolare deve essere qualcosa di unico, è sempre importante far costruire, da un'installatore qualificato, la stufa o caminetto su misura. L'installatore di stufe fornisce consulenza sui dettagli tecnici e architettonici, adatta la funzione di riscaldamento esattamente alle esigenze del locale e allo stile di vita del cliente. Inoltre adatta il materiale e l'aspetto della stufa o del caminetto all'arredamento del cliente. Ma anche la sicurezza antincendio, il calcolo della canna fumaria e l'alimentazione dell'aria di combustione sono componenti importanti per la costruzione di una stufa personalizzata. Per questo motivo la professione di installatore combina creatività e abilità artistica abbiante ad una conoscenza e gestione esperta di tecnologie avanzate.
Il termine emissioni si riferisce a sostanze gassose o solide che inquinano il suolo, l'aria o l'acqua. Gli inquinatori sono i cosiddetti emettitori, quindi gli impianti tecnici che rilasciano le sostanze. La normativa, ora ha regolamentato il livello di emissioni ammesse per molti inquinatori.
Il termine "emissione" non deve essere confuso con il termine "immissione". Si riferisce all'effetto dell'inquinamento del suolo, dell'aria e dell'acqua sugli organismi viventi. I valori massimi stabiliti per legge determinano la concentrazione di immissioni consentita.
I combustibili fossili includono lignite, carbon fossile, gas naturale e petrolio. Si ottengono da combustibili che si sono generati milioni di anni fa da biomasse (prodotti di decomposizione di piante e animali morti). Tuttavia, le riserve di combustibili fossili si stanno sempre più esaurendo. Anche l'estrazione, il trasporto e il consumo energetico legati alla produzione di combustibili fossili hanno un forte impatto ambientale, inoltre il loro prezzo dipende dalle influenze politiche globali. La biomassa, invece, si ottiene dal legno, che di solito viene prodotta a livello locale.
Il termine energie rinnovabili comprende tutte le fonti energetiche che sono disponibili a livello spazio temporale quasi indefinito, ossia che a differenza dei combustibili fossili, si rinnovano in tempi relativamente brevi. Le energie rinnovabili comprendono materie prime rinnovabili come il legno, ma anche energia idroelettrica, geotermica, solare ed eolica.
Il fabbisogno calorifico è un'unità di misura espressa in kilowatt (kW). Fornisce informazioni sulla quantità di energia oraria che deve essere fornita a una stanza o a una casa per mantenere, ad esempio, la temperatura desiderata di circa 20 gradi Celsius con una temperatura esterna di -15 gradi Celsius. Se un locale ha un fabbisogno calorifico di 3 kW, per ottenere l'effetto riscaldamento desiderato è necessario fornire 3 kW ogni ora. Quindi nelle 24 ore devono essere forniti 24 volte 3 = 72 kWh. In una stufa con efficienza 85%, questo corrisponde al potere calorifico generato da 20 kg di legna secca.
Il fuoco che fa molto fumo riporta a una combustione incompleta, solitamente causata da combustibile inadatto (umido) o da una strozzatura dell'aria di combustione. I gas rilasciati non provocano una reazione di accensione e non vengono utilizzati. Vengono prodotti gas e vapori combustibili tossici ed infiammabili, per esempio il monossido di carbonio (CO).
In un locale chiuso, il contatto di questi fumi tossici con l'ossigeno, per esempio attraverso una porta aperta, può provocare l'accensione dei fumi o addirittura un'esplosione dei gas di scarico.
I gas di scarico sono i gas prodotti durante la combustione.
La ghisa è sempre stata un materiale di alta qualità per la produzione dei focolari. Viene utilizzata principalmente per le componenti che devono risultare particolarmente robuste e resistenti. La differenza principale rispetto all'acciaio è l'elevata percentuale di carbonio (> al due percento). La ghisa si dilata e stressa meno dell'acciaio, presenta una significativa riduzione di incrostazioni e gli accoppiamenti sono molto più precisi.
Il girofumi ceramico è una condotta dentro la quale vengono fatti fluire gas di scarico di una stufa. Viene costruito con mattoni refrattari e spesso può arrivare fino a dieci metri di lunghezza. Il girofumi ceramico viene calcolato e adattato dal fumista, in base alla camera di combustione ed alla canna fumaria. Per realizzare un girofumi che non opponga troppa resistenza alla depressione della canna fumaria, ci vogliono esperienza, conoscenza e abilità.
Come regola generale: Circa 50-75 chilogrammi di massa ceramica di accumulo per chilogrammo di legna. Una camera di combustione con capacità di dieci Kg. di legna, viene quindi abbinata ad una massa di accumulo compresa tra 500 e 750 Kg.
Il girofumi metallico e una "superficie di raffreddamento" attraverso il quale passano i gas di scarico. Il principio di funzionamento è simile a quello delle superfici di recupero calorifico. Il girofumi metallico migliora l'efficienza del sistema stufa. Per ottenere un buon rendimento, è necessario sapere esattamente per quale quantità di carico (quantità di degassificazione e potere calorifico) è stata progettata la rispettiva costruzione.
Il termine legna da ardere si riferisce alla legna da utilizzare per il riscaldamento. Si può bruciare solo legno non trattato; il legno impregnato e verniciato contiene sostanze chimiche che producono vapori tossici e fumi nocivi. Inoltre, la legna non deve essere troppo umida. Il potere calorifico diminuisce notevolmente, se le fibre del legno hanno un contenuto d'acqua superiore al 20%. Come regola generale: Tagliare in piccoli ceppi la legna, accatastarli e conservarli al coperto in luogo arieggiato per due anni. È buona prassi, preparare la legna vicino al focolare, da tre a cinque giorni prima di utilizzarla. In questo caso è "abbastanza secca" e ha il massimo potere calorifico. Un metro cubo di legna secca corrisponde a circa 200 litri di gasolio da riscaldamento o 200 metri cubi di gas naturale.
La legna da ardere viene commercializzata in metri cubi solidi, metri cubi e metri cubi ster: Per metro cubo solido si intende un metro cubo di massa legnosa senza interstizi. Prima di eseguire il taglio, viene calcolato il volume in base allo spessore e alla lunghezza dei tronchi. Un metro cubo, noto anche come ster, è un cubo da un metro di legna impilata, compresi gli interstizi. Un metro cubo equivale a circa 0,7 metri cubi solidi. Un metro cubo alla rinfusa (SRM) è un metro cubo di ceppi accatastati, non impilati. Un SRM corrisponde a circa 0,7-0,8 metri cubi di legno pronto da ardere o a 0,4 metri cubi solidi.
Non tutto il legno è uguale Il legno tenero e quello duro hanno proprietà di combustione molto diverse. La densità del legno è determinante, e in questo caso si fa una distinzione tra legno duro e tenero. Il legno di latifoglie ha un'alta densità e quindi la sua combustione ha una durata molto più lunga rispetto al legno di conifere. Inoltre, non ha bisogno di essere costantemente ricaricato. Molti alberi decidui sono classificati come latifoglie. Grazie alla sua composizione chimica, il legno di conifera, che comprende principalmente legni dolci, raggiunge rapidamente elevate temperature di combustione, rendendolo ideale per le accensioni. Naturalmente il legno dolce può essere utilizzato anche per scaldare con la stufa o il caminetto, brucia quasi senza residui.
Il faggio, la betulla eil frassino non provocano molte scintille e assicurano un movimento di fiamma ottimale. Il faggio e il frassino hanno un elevato potere calorifico. La betulla, con i suoi oli essenziali, contribuisce a creare un profumo gradevole durante la combustione.
La quercia ha un potere calorifico eccezionalmente buono, ma richiede temperature elevate durante la combustione. La formazione di scintille è significativamente più elevata rispetto ai tipi di legno sopra citati.
Con l’abete rosso e l’abete biancosi può accendere rapidamente una stufa o un caminetto. Tuttavia, l'elevato contenuto di resina provoca fastidiose e scintille volatili.
Le maioliche sono il rivestimento di una stufa in maiolica. Definisce lo stile arhitettonico della stufa. Le maioliche da stufa non sono piastrelle; sono fatte di argilla cotta e quindi sono ceramiche. Questa speciale massa ceramica controlla il flusso di calore in modo uniforme e le sue superfici non diventano bollenti. La decorazione permette di personalizzare le maioliche secondo il proprio gusto e, grazie allo smalto, si possono pulire con facilità.
La massa di accumulo serve ad assorbire e immagazzinare l'energia termica eccedente, che di seguito verrà lentamente ceduta all'ambiente. Nella stufa in maiolica, il girofumi ceramico viene utilizzato come massa di accumulo che, in base a come viene costruito, ritarda il rilascio del calore. Per gli inserti con caldaia si utilizza un serbatoio di accumulo. È la soluzione standard nell’installazione di un impianto di riscaldamento. Questa massa di accumulo viene utilizzata per immagazzinare temporaneamente l'acqua calda prodotta in eccesso durante la combustione. Dal puffer, secondo necessità viene distribuita dall'impianto di riscaldamento nei singoli locali.
Con una quantità di calore pari a 1,16 kWh, la temperatura di 100 litri di acqua aumenta di 10 gradi Celsius. Per caricare completamente, da 30 a 80 gradi Celsius, un serbatoio da 750 litri, è necessaria una quantità di calore pari a 43,4 kWh. Ciò corrisponde al contenuto di energia resi disponibili da circa undici chilogrammi di legna.
I pellet vengono prodotti, in modo ecologico, dai residui di legno naturale. Gli scarti del legno e i trucioli vengono trasformati in piccoli tronchetti chiamati pellet. Poiché la lignina del legno fornisce il legante necessario, si può fare a meno di utilizzare composti dannosi per l'ambiente. Se si utilizzano legna o pellet, dal punto di vista climatico si riscalda in modo neutrale e si protegge l'ambiente, in quanto generalmente vengono prodotti a livello regionale e non devono essere trasportati per lunghe distanze.
I pellet sono un combustibile pulito, con basso contenuto di umidità e elevata densità. Hanno un ottimo potere calorifico e producono minime emissioni. A differenza del petrolio grezzo, i pellet non sono pericolosi per le falde acquifere.
Si devono utilizzare solo pellet conformi alla norma DINplus o Ö-Norm M7135 con le seguenti proprietà:
Densità: Da 1,0 a 1,4 grammi/centimetro quadrato di lunghezza: Densità apparente da 10 a 30 millimetri: 650 kg/metro cubo di diametro: Contenuto d'acqua da 6 a 8 millimetri: 10 per cento di potere calorifico: 5 kWh/kg
Vadasi Pellet.
La pietra ollare è un materiale naturale con una densità elevata. Spesso viene utilizzata come massa di accumulo. La pietra ollare, disponibile solo in colore grigio, spesso viene impiegata anche come materiale da rivestimento della stufa. Se desiderato, anche questo materiale può essere intonacato o rivestito.
La potenza termica è l'unità di misura per i generatori di calore. Viene espressa in kilowatt (kW). La potenza termica si determinata fisicamente in base al potere calorifico della legna, un chilogrammo ha una resa energetica di 4 kWh, moltiplicato per la quantità di combustibile che l'utente carica nella stufa o caminetto. Tre chilogrammi di legna significano quindi una potenza utile di combustione pari a 12 kW.
Il potere calorifico determina il beneficio (= quantità di calore in kWh) che si può ottenere durante la combustione. A causa del loro maggiore contenuto di resina, le conifere hanno un potere calorifico superiore, pari a circa 5,2 kWh/kg di massa secca, rispetto alle latifoglie (5,0 kWh/kg). Tuttavia, questi valori non hanno alcuna influenza sul potere calorifico, qui svolge il ruolo più importante l'umidità residua, cioè la quantità di acqua ancora presente nella legna. Il legno duro di conifera appena abbattuto, ad esempio, ha un contenuto di acqua del 50% e un potere calorifico di soli 2,1 kWh/kg. A titolo di confronto: A seconda del periodo di stoccaggio, il legno essiccato all'aria ha un potere calorifico compreso tra 3,0 e 4,5 kWh/kg.
Contenuto di umidità g/kg legna | Potere calorifico kWh/kg | |
legna molto secca | 100 | 4,5 |
legna stoccata due anni | 200 | 4 |
legna stoccata un anno | 350 | 3 |
legna appena tagliata | 500 | 2,1 |
Con un fabbisogno calorifico medio 4 kW, la quantità di calore richiesta al giorno (4 kW x 24 ore) è di 96 kWh. Se questo calore è coperto dalla combustione di legna ben conservata, un metro cubo di combustibile rinnovabile durerà per 21 giorni. Se invece si utilizza legna fresca appena tagliata, il metro cubo durerà poco meno di undici giorni.
Il puffer è il "serbatoio di accumulo" di un impianto di riscaldamento. Può essere un serbatoio d'acqua isolato o un corpo a massa solida. L'accumulatore di calore immagazzina momentaneamente l'energia prodotta, che verrà utilizzata dall'impianto di riscaldamento quando necessario. In questo modo, il puffer bilancia le differenze tra la potenza termica generata e quella attualmente richiesta.
La quantità di carico definisce la quantità di combustibile specifica per una camera di combustione, in abbinamento al tipo di impianto. La quantità di carico dipende dalla dimensione e potenza del focolare. Una quantità eccessiva o insufficiente di legna nella camera di combustione riduce il rendimento e compromette la qualità della combustione. Quando si specifica la quantità di riempimento in chilogrammi, si tiene conto dell'accatastamento sciolto dei ceppi nella camera di combustione. In questo modo i gas sono in grado circolare.
L'argilla refrattaria è un materiale naturale, meccanicamente resistente al calore, che si utilizza per la camera di combustione e la massa di accumulo. In termini di densità e resistenza alla temperatura, ne esistono di diverse qualità .
Il rendimento è una grandezza fisica che definisce il rapporto tra la quantità di energia rilasciata e la quantità di calore fornita all'ambiente. Viene espresso in percentuale. Se bruciando circa dieci chilogrammi di legna viene rilasciata una quantità di energia pari a 40 kWh e il sistema ha un'efficienza dell'85%, nell'ambiente vengono immessi 34 kWh.
Le perdite di efficienza sono costituite dalla combustione incompleta e dalle perdite dei gas di scarico. Più alta è la temperatura dei gas di scarico nella canna fumaria, minore è la quantità di calore che può essere immessa nella stanza. Tuttavia, per far funzionare il focolare è necessaria una temperatura minima. Una buona stufa in maiolica dovrebbe avere un'efficienza dell'80-90%. I caminetti e le stufe camino possono raggiungere un'efficienza compresa tra il 40 e il 70 per cento, mentre i caminetti aperti hanno un'efficienza massima del 30 per cento.
Lo scambiatore di calore ha il compito di trasferire il calore assorbito ad un altro corpo. Gli scambiatori di calore vengono utilizzati per scaldare l'acqua calda sanitaria o l'acqua per l'impianto di riscaldamento.
1. Conservate la legna da ardere in zone soleggiate e ben ventilate (lati sud e ovest dell'edificio).
2. Creare una superficie di appoggio asciutta (pallette o tronchi rotondi).
3. Depositare la legna con una distanza dal terreno o suolo di almeno 15 cm.
4. Se impilata a croce la legna asciuga più velocemente.
5. Dopo il periodo di essicazione estivo, coprite la legna con una copertura antipioggia, ad esempio un telone.
6. Se conservate la legna sotto un tetto sporgente, vicino alla parete della casa o in una capanna di legno arieggiata, lasciate uno spazio di ventilazione di almeno 10 cm tra la legna e la parete.
7. Se possibile mettere in una camera riscaldata, la legna da utilizzare il giorno successivo.
come mostrato in figura, in sei-dodici mesi, la legna da ardere può essicare naturalmente fino a raggiungere l'umidità residua di circa 18-22%. Ciò significa che la scorta annuale di legna umida può essere accatastata in primavera, e bruciata con emissioni ridotte, nel successivo periodo freddo. Per ulteriori informazioni riguardo questo argomento, contattate l'Istituto per la tecnica della legna da ardere http://www.ibt-kraemer.de.
La stufa a ipocausto è tra le più antiche stufe conosciute. Ipocausto significa "intercapedine". A differenza di una stufa ad aria calda o combinata, l'energia generata non viene erogata nello spazio abitativo attraverso una griglia di ventilazione. L'aria calda, sfruttando i principi di termica naturale, circola attraverso i canali nel sistema chiuso ad aria calda. I canali rivestiti con maioliche o pietra naturale, irradiano un calore piacevole e duraturo nell'ambiente in cui è installata la stufa, proprio come una stufa base. La costruzione a ipocausto viene utilizzata principalmente per stufe con forma impegnativa o di grandi dimensioni, in quanto consente di scaldare aree considerevoli o persino diversi piani.
Vedasi stufa base.
La stufa ad aria calda è una stufa in maiolica con poca massa di accumulo. La maggior parte dell'energia generata nella camera di combustione viene immediatamente convertita in calore. Nel "rivestimento della stufa" viene installato un'inserto calorifico in ghisa con affiancata una superficie di recupero calorifico metallica. L'aria ambiente che passa all'interno del corpo stufa si scalda e, attraverso le griglie, fuoriesce nella stanza per convezione.
La stufa base, nota anche come stufa ad accumulo o radiante, è la forma più originale delle stufe in maiolica. La combustione avviene in una camera di mattoni refrattari. La stufa base accumula, nella sua massa, il calore sprigionato dalla combustione. L'effettivo calore viene irraggiato nell'ambiente dal rivestimento della stufa. Il leggero calore radiante viene percepito come particolarmente confortevole ed accogliente.
Il livello e la durata dell'emissione di calore viene determinata dalla massa di accumulo. La stufa base impiega molto tempo per riscaldarsi, ma rimane calda più a lungo. La sua caratteristica sono i lunghi intervalli per la ricarica, fino a dodici e più ore. In genere non è possibile surriscaldare gli ambienti, il che rende questo tipo di stufa particolarmente adatta alle case a basso consumo energetico. La stufa base può essere costruita interamente a mano o progettata con una camera di combustione in refrattario prefabbricata e moduli di accumulo.
La stufa combi, ha le caratteristiche di una stufa ad aria calda abbinate ai i vantaggi di una stufa ad accumulo. Come una stufa ad aria calda, la camera di combustione in ghisa indipendente genera aria calda. In questo caso, i gas di scarico non vengono convogliati attraverso registri metallici, ma, come in una stufa base, vengono fatti fluire in un girofumi ceramico. La stufa combi unisce, una breve fase di riscaldamento, al calore radiante uniforme e duraturo. La regolazione della distribuzione tra aria calda e irraggiamento viene personalizzata in base alle esigenze del cliente.
La stufa in maiolica è un focolare chiuso, che sfrutta al massimo i fumi caldi prodotti nella camera di combustione. E' possibile personalizzare tutte le funzionalità dei sistemi di produzione di calore. Come suggerisce il nome, la superficie della stufa in maiolica è solitamente costituita da piastrelle in ceramica smaltata. Tuttavia, esistono anche stufe in maiolica, prevalentemente in muratura. Solo tra il XIX ed il XX secolo, la camera di combustione della stufa in maiolica cominciò sempre più spesso ad essere rivestita con mattoni refrattari e i focolari vennero dotati di girofumi ceramici. Si riferisce ai condotti dei fumi in muratura del blocco di ccumulo di una stufa.
La stufa in maiolica è un bene culturale e non è mai obsoleta o fuori moda. Le stufe con rivestimento in cer Solo un'installatore di stufe esperto e competente ha le capacità necessarie per progettare e realizzare tali sistemi. Con precisione, adatta la forma e il materiale all'ambiente e adegua la funzione della stufa in maiolica alle esigenze del cliente. La costruzione di stufe in maiolica è considerato il più alto livello di maestria nella costruzione di stufe.
Per combinare la bellezza del fuoco con le inimitabili prestazioni di riscaldamento di questo tipo di stufe, le stufe in maiolica sono disponibili anche con vetri ampi vetri (come la serie HKD di BRUNNER).
La stufa camino, conosciuta anche come stufa svedese o da camera, è una stufa prefabbricata prodotta industrialmente. È da considerarsi come rapido ingresso nel mondo della ricaldamento a legna: È sufficiente collegarla alla canna fumaria ed è subito pronta all'uso. La stufa camino può essere realizzata in ghisa, acciaio e con rivestimento in pietra/ceramica, spesso è dotata di una vetro che consente di vedere il fuoco e la camera di combustione. La stufa camino scalda in modo rapido ed efficace, ma si corre il rischio di surriscaldare gli ambienti. La stufa camino spesso viene installata nelle seconde case o come "sistema di emergenza" in caso di guasto all'impianto di riscaldamento.
Una stufa in maiolica con caldaia è un focolare chiuso, in cui parte dell'energia viene utilizzata per scaldare l'acqua da riscaldamento e quindi supportare il sistema di riscaldamento della casa. Si distingue tra stufe in maiolica con caldaia a distribuzione variabile o fissa del calore, e della potenza della stufa. Con l'aiuto di un puffer di accumulo, l'energia generata durante la combustione viene immagazzinata e quando necessario utilizzata dall'impianto di riscaldamento. L'energia residua contenuta nei gas di scarico viene utilizzata per riscaldare una superficie di recupero del calore, solitamente sotto forma di girofumi ceramico.
Quando si sceglie l'inserto calorifico, assicurarsi che il rapporto tra acqua e potenza della stufa corrisponda ai requisiti dell'edificio. Il calore viene solitamente irrradiato nell'ambiente attraverso il calore generato dal girofumi ceramico e attraverso il vetro della stufa.
Le superfici a vista delle stufe o dei caminetti possono essere costruite con materiale refrattario e rifinite a intonaco. Va ricordato che, a causa di evidenti tracce lasciate da fumo e polvere, questo tipo di impianto va regolarmente riverniciato. Speciali intonaci, tra questi anche quelli lisci, sono disponibili in tutte le granulometrie e strutture. E' importante che il rivestimento della stufa sia "libero". Libero significa che quando la stufa si scalda, non devono essere trasmesse al rivestimento sollecitazioni diverse da parti metalliche o dal blocco di accumulo, che nel caso di contatto con il rivestimento potrebbero generare crepe.
Un sistema efficiente, dopo la camera di combustione, necessità di una superficie aggiuntiva per recuperare l'energia contenuta nei gas di scarico: la superficie di recupero calorifico. Se la stufa ha una superficie di recupero calorifico troppo piccola, le temperature dei gas di scarico che entrano nella canna fumaria sono troppo elevate. Con la scelta della corretta superficie di recupero calorifico si ottiene l'effetto termico desiderato: Superfici della caldaia per la generazione di acqua calda, superfici metalliche per l'aria calda e superfici ceramiche di accumulo e rilascio ritardato di calore radiante.
Nelle stufe con tecnica caldaia, attraverso le superfici di scambio calorifico, l'irraggiamento della camera di combustione e l'energia dei gas di scarico vengono immessi nell'impianto di riscaldamento. Le superfici della caldaia a riscaldamento indiretto, che assorbono il calore attraverso uno strato di refrattario, non devono essere pulite. I depositi di fuliggine vanno regolarmente rimosssi tramite le ispezioni, poste dove il calore viene trasferito all'acqua al passaggio dei gas di scarico.
Mentre è in atto il processo di combustione nella stufa, la canna fumaria assicura il flusso controllato dei gas di scarico verso l'esterno. Il suo funzionamento si basa sul cosidetto effetto camino. L'aria calda, che ha una densità minore, sale e penetra nell'aria fredda della canna fumaria contribuendo a generare un meccanismo di aspirazione naturale. Attraverso la canna fumaria, causa della differenza termica o di pressione, i gas di scarico salgono e fuoriescono all'esterno. La depressione che ne consegue, nota anche come tiraggio del camino, aspira nuova aria fredda e la fornisce in modo costante per il processo di combustione.
Quando si progetta ed installa una canna fumaria, porre attenzione alla possibilità di vento, il suo ingresso in canna fumaria potrebbe impedire il corretto tiraggio dei fumi. Per garantire sempre un tiraggio sufficiente, la canna fumaria deve essere della dimensione adeguata. Per poter estrarre completamente i gas di scarico, l'altezza e la sezione libera della canna fumaria devono essere calcolate in base alla pressione e alla temperatura dei fumi.
Lo valvola bypass è una "valvola di accorciamento" del girofumi. Viene utilizzato principalmente per le stufe di base con massa di accumulo ceramica. In caso di condizioni meteorologiche sfavorevoli, la canna fumaria potrebbe non avere tiraggio sufficiente per aspirare i gas di scarico dalla camera di combustione. Risultato: il la stufa comincia a fumare. In questo caso, aprire la valvola bypass per collegare direttamente la camera di combustione con la canna fumaria. Una volta superati i problemi di tiraggio della fase di riscaldamento, richiudere la valvola manualmente o si richiude automaticmente se dotata di un piccolo servomotore.
La valvola di registro viene inserita nel tubo di raccordo con la canna fumaria. La valvola può essere regolata per modificare in modo permanente la sezione del tubo e quindi il tiraggio del camino. Questo necessario accessorio assicura la giusta depressione della canna fumaria camino e influisce sulla durata ed efficienza della combustione, e sulle caratteristiche della fiamma.
Quali varianti di stufa base sono disponibili?
Il sistema più originale di stufa è la cosidetta stufa base. Il metodo a calore radiante delicato, si utilizza in particolare quando viene richiesta l'erogazione uniforme e duratura del calore. Il calore irraggiato dalla massa di accumulo delle stufe base, ha la stessa lunghezza d'onda della luce solare ed è altrettanto accogliente e confortevole. La pelle umana percepisce i salutari raggi infrarossi come calore naturale e delicato. Quando acceso, il fuoco a legna riscalda direttamente i mattoni della camera di combustione della stufa base. Il calore, viene trasferito all'ambiente, lentamente e per un lungo periodo di tempo attraverso il girofumi ceramico che passa vicino alle superfici esterne della stufa.
Naturalmente, a causa della sua massa, una stufa base richiede tempi di riscaldamento più lunghi. Grazie ai vetri a grande formato di BRUNNER, poco dopo l'accensione, è possibile godersi il calore anche attraverso il vetro della stufa.
I blocchi-modulari-sagomati (MSS) vengono utilizzati sempre più spesso anche per costruzione delle stufe a legna.
- I moduli prefabbricati permettono una veloce installazione
- Minime resistenze grazie alla superficie interna liscia
- Sezione trasversale costante e rotonda
- Altissima densità dei materiali: Gli elementi modulari di accumulo, in un ingombro ridotto, possono assorbire più calore rispetto ai mattoni refrattari convenzionali.
Una stufa ad aria calda di BRUNNER riscalda lo spazio abitativo in brevissimo tempo. Questa soluzione è ideale se viene richiesta una potenza di riscaldamento medio alta (> 4 kW), ad esempio in edifici datati o in stanze di grandi dimensioni. Nelle stufe ad aria calda, l'aria dell'ambiente scorre lungo i fianchi dell'inserto e la superficie di recupero in ghisa, si riscalda molto rapidamente e viene reimmessa nell'ambiente attraverso griglie o condotti di ventilazione. I picchi di rendimento di questo sistema sono quindi elevati, poiché la massa di accumulo in refrattario viene installata solo nel rivestimento della stufa. Questo sistema di stufe in maiolica, senza massa di accumulo, fa sì che la stufa si raffreddi in tempi abbastanza rapidi.
Il dolce calore irraggiato da una stufa in maiolica viene percepito come confortevole. Il concetto di calore radiante viene utilizzato principalmente quando è richiesta potenza termica ridotta, uniforme e duratura. Nella stufa ad accumulo, il calore viene immagazzinato nella superficie i recupero in ceramica e rilasciato lentamente attraverso il rivestimento della stufa. In questo modo si evitano elevati picchi di potenza e fluttuazioni della temperatura ambiente. Le stufe ad accumulo si possono installare anche in versione combinata: Una parte del calore disponibile viene rilasciato nell'ambiente sotto forma di aria calda, assicurando un riscaldamento più rapido. Il resto viene immagazzinato e rilasciato omogeneamente nell'arco di molte ore. A seconda della massa di accumulo utilizzata, la stufa in maiolica può impiegare più tempo per riscaldarsi. D'altra parte, il calore verrà emesso per molte ore. Tuttavia, emettendo calore direttamente dal vetro, le moderne stufe in maiolica possono anche rapidamente scaldare lo spazio abitativo.
La massa di accumulo artigianale
La massa di accumulo artigianale è la forma più originale della stufa ad accumulo. I condotti del girofumi, che costituiscono il sistema di tiraggio ceramico, sono realizzati in materiali refrattari. Mentre i gas fluiscono nel girofumi, il calore viene estratto e immagazzinato, per poi essere ceduto, attraverso il rivestimento della stufa sotto forma di calore uniforme e duraturo.
Sistemi di accumulo modulari prefabbricati
I sistemi ceramici di accumulo negli ultimi anni vengono utilizzati sempre più spesso. I vantaggi degli elementi di accumulo prefabbricati sono evidenti: La precisione dei pezzi sagomati consente una rapida costruzione, mentre la produzione con pareti lisce e sezione trasversale sempre rotonda assicurano una resistenza minima al flusso. I materiali utilizzati per i moduli, hanno una densità molto elevata e possono assorbire più calore in un ingombro ridotto, rispetto ai girofumi tradizionali in refrattario.
Una forma completamente diversa di accumulo di calore viene offerta quando l'inserto calorifico viene combinato con la caldaia. Ciò significa che l'energia termica della stufa in maiolica può essere utilizzata anche per riscaldare l'acqua. Diversi concetti consentono di riscaldare l'acqua: O uno scambiatore di calore ad acqua montato sopra, attraverso il quale i gas caldi fluiscono e riscaldano l'acqua. Oppure un mantello caldaia dove le intercapedini dell'inserto calorifico vengono riempite d'acqua. Oppure un corpo caldaia che integra entrambe le opzioni con uno scambiatore di calore montato sopra o lateralmente in aggiunta al corpo dell'inserto. In tutte le varianti con caldaia, gran parte del calore utilizzabile, viene immesso nel puffer sotto forma di acqua da riscaldamento. Il sistema di riscaldamento può a sua volta riutilizzare questa energia immagazzinata.
Il termine vetro ceramico viene utilizzato per descrivere il vetro della porta di una stufa o caminetto. Permette di vedere l'interno della camera di combustione ed il fuoco. Il vetro ceramico è realizzato con materiali particolarmente trasparenti eresistenti al calore e può raggiungere una temperatura di superficie elevata (fino a 400 gradi Celsius). La sua elevata potenza radiante comporta una forte emissione di calore nell'ambiente. La superficie del vetro deve quindi essere progettata e allineata con precisione.